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6.10.2010, 11:59 - Archivio

Octavia Green E-Line: 140 chilometri di autonomia e un bilancio energetico ecologico

Prima mondiale per lo studio Skoda Octavia Green E-Line Il Salone dell’automobile di Parigi 2010 per Skoda Auto segna l’inizio di una nuova era. Per la prima volta nella sua storia la marca presenta lo studio di un’automobile a trazione elettrica. La vettura di base, una Skoda Octavia Combi, grazie alla sua piattaforma modulare si presta ottimamente all’equipaggiamento con il pacco di batterie, la gestione elettronica e il motore elettrico. In tutto il mondo è promosso lo sviluppo di veicoli elettrici, per ridurre le emissioni di CO2 e le loro conseguenze dannose per le condizioni climatiche. Va tuttavia fatta la premessa che anche l’energia necessaria possa venire prodotta in modo durevolmente rigenerativo. Solo così il bilancio energetico globale, dalla produzione dell’energia alla sua utilizzazione per muovere le ruote, diventa sostenibile nell’ottica della protezione ambientale e dell’economia delle risorse naturali. Il design Il reparto di design di Skoda si è occupato intensamente del tema trazione elettrica, nello scopo di bene evidenziare anche esteticamente le qualità di pulizia di questo genere di trazione: la Skoda Octavia Green E-Line è verniciata nella tinta bianco-perla che - in combinazione con gli elementi cromati di frontale, coda e ruote – ha un effetto ottico che suggerisce serenità e chiarezza. Un contrasto carico di effetto viene dato dalla fenestratura scura e ben profilata e dal tetto in nero brillante, sul quale sono integrati tre grandi pannelli solari. In dettaglio le soluzioni per il risparmio di energia All’interno le abituali lampadine lasciano il posto a un’illuminazione a LED, che risparmia energia elettrica. Il tetto panoramico in vetro offre spazio per ottenere energia con l’impiego di pannelli fotovoltaici. Sul cruscotto uno strumento combinato dà informazioni su potenza momentanea, consumo e livello della capacità delle batterie, possibile autonomia rimanente. Sullo schermo del sistema di navigazione viene raffigurato il flusso di energia, cioè se il motore usa corrente oppure viene invece ricuperata energia, per esempio nelle decelerazioni o lungo una discesa dove, logicamente, il motore non è impegnato per la trazione. Una flotta di vetture in prova nella circolazione normale Già l’anno prossimo verrà impegnata una flotta test di Octavia Combi elettriche nella circolazione normale, fornendo importanti indicazioni per lo sviluppo successivo di questa trazione con zero emissioni. SkodaAuto mette così bene in evidenza la sua forza innovativa e la sua competenza tecnica, perché è convinta che l’automobile elettrica darà in futuro un contributo importante alla mobilità individuale. Mettendo alla prova la sua flotta di test nel traffico di ogni giorno, Skoda vuole dimostrare la possibilità pratica di realizzazione, l’affidabilità e la sicurezza di vetture elettriche. Evidentemente SkodaAuto intende pure rispettare la sua tradizione, riuscendo a offrire anche le vetture elettriche a un rapporto prezzo-prodotto vantaggioso. Nei reparti studi e ricerche del Gruppo Volkswagen si lavora alacremente a trovare soluzioni per portare l’accumulo di energia elettrica in batterie da un livello di costo attualmente ancora molto elevato a uno accettabile per una vasta clientela. Tecnica e prestazioni La Skoda Octavia Green E-Line a trazione elettrica ha un’autonomia di 140 chilometri. Quanto può soddisfare le esigenze di percorso giornaliere per lo più abituali in Europa. Circa la metà di tutti i lavoratori per lo spostamento da casa impiega un’automobile. Ancora la loro metà di questi effettua un percorso inferiore a dieci chilometri. L’autonomia di 140 chilometri della Octavia Green E-Line è quindi ampiamente sufficiente per superare a lavoro finito altri tratti, ad esempio per recarsi a fare la spesa a un supermercato o per frequentare una palestra per il fitness. Durante la corsa gli accumulatori riguadagnano energia ad ogni decelerazione. L’energia cinetica viene trasformata in energia elettrica, invece che in calore tramite i dischi dei freni, e una ricarica avviene anche quando la vettura elettrica viaggia a spinta. La tecnica permette tre livelli di ricupero, eventualmente anche la possibilità di percorrere tratti a motore spento aumentando immediatamente l’auton omia. Le batterie sono sistemate sotto al pavimento nella parte mediana e posteriore della vettura, in parte anche nel bagagliaio. Sono composte da 180 cellule singole a ioni di litio (con il diametro di 150 mm. e una lunghezza di 650 mm.) che assieme sviluppano un’energia di 26,5 kilowattore. Il loro peso è di circa 315 chilogrammi. Alimentano il motore elettrico, che ha una potenza continua di 60 kW e una di punta di 85 kW. A dare agilità e un notevole spunto alla Octavia Green E-Line provvede una coppia di 270 Nm, disponibile tutta già fin dalla partenza. Proprio l’ideale per un’efficace accelerazione nelle correnti di traffico cittadine o sulle strade di collegamento della periferia. Senza alcun rumore, la Octavia Combi elettrica accelera in circa dodici secondi da 0 a 100 km/h. La sua velocità massima è volutamente limitata a 135 km/h. Elementi periferici, che normalmente vanno a carico del motore a scoppio, funzionano direttamente con la sola energia elettrica. Ad esempio il condizionatore o l’impianto di riscaldamento. Logicamente quindi condizioni climatiche estreme influiscono in modo negativo sull’autonomia di un’automobile elettrica. La capacità di trasporto della Octavia Green E-Line viene solo minimamente penalizzata dal montaggio delle batterie. I passeggeri dispongono di cinque comodi posti con le stesse dimensioni di quelli in una Octavia Combi con motore a scoppio. Il bagagliaio ha una capacità di almeno 490 litri, ossia 115 litri in meno di una Octavia Combi della produzione di serie. Rifornirsi di energia in modo flessibile Se la riserva di energia si avvicina alla fine, le batterie a ioni di litio possono venire ricaricate alla presa di corrente normalizzata in uso per tutte le stazioni di ricarica in Europa. Con il collegamento alla normale rete domestica di 230 Volt la ricarica completa avviene in circa otto ore. E’ l’abituale durata della sosta in garage o sul posteggio durante una notte. Se è disponibile corrente a 400 Volt, grazie all’efficace apparecchio che gestisce l’elettronica di bordo bastano invece solo quattro ore per ottenere di nuovo la intera autonomia della vettura elettrica. Anche brevi periodi di carica durante una pausa-caffè o le spese al supermercato possono di nuovo aumentare l’autonomia. Le prese per i cavi di collegamento si trovano in una cavità della calandra dietro allo stemma di SkodaAuto, che può venire sollevato, e dietro il solito sportello per il bocchettone di rifornimento della Octavia con motore a scoppio. Con lo studio Octavia Green E-Line Skoda Auto si impegna chiaramente a difesa dell’ambiente e per la disponibilità di mobilità sostenibile. Impiegate soprattutto in zone urbane, le vetture elettriche potranno notevolmente ridurre l’inquinamento, migliorando in modo generale la qualità di vita degli abitanti.
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