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27.6.2020, 8:24 - Archivio

70 anni fa ŠKODA partiva per la sua unica partecipazione alla famosa 24 Ore di Le Mans

  • La ŠKODA Sport sviluppata apposta con una carrozzeria leggera in alluminio si basava sul modello di serie di successo 1101/1102 «Tudor»
  • Václav Bobek e Jaroslav Netušil hanno lottato per aggiudicarsi il primo posto nella loro classe fino a un guasto tecnico dopo 13 ore di corsa
  • Rinvio del ritorno della ŠKODA Sport a Le Mans: A causa della pandemia dovuta al coronavirus Le Mans Classic si svolgerà di nuovo il prossimo anno

Mladá Boleslav / Cham, 27 giugno 2020 – Nel 1950 ŠKODA AUTO ha vissuto un momento molto particolare nella storia dell'automobilismo dell'azienda: l'unica partecipazione fino a oggi di un modello ŠKODA alla 24 Ore di Le Mans famosa in tutto il mondo. 

Dopo la seconda guerra mondiale ŠKODA ha presentato una nuova serie di modelli: la 1101/1102 «Tudor» puntava su un motore a quattro cilindri da 1'089 cm3 ed è stata rapidamente molto richiesta in molti paesi europei e nei mercati degli Stati Uniti. I veicoli tecnicamente moderni e progettati in modo robusto dimostravano la loro grande affidabilità su molte piste rally e corse lunghe su circuiti. Così hanno vinto nel 1948 nel raid Polski di 2'649 km tutte le quattro categorie in cui ŠKODA è partita con i suoi veicoli. Nel rally sudamericano Montevideo–Melo–Montevideo hanno ottenuto il primo e il secondo posto. 

Ma anche sui circuiti i modelli «Tudor», che derivano la loro denominazione dall'inglese «Two Doors», quindi «a due porte», hanno dato prova della loro prestazione. Nella 24 Ore di Spa-Francorchamps in Belgio le tre auto a quattro posti con carrozzeria chiusa messe in gara da ŠKODA hanno percorso ciascuna 1'972 km e hanno concluso la corsa dal lungo tragitto ai primi tre posti della loro classe di cilindrata. Per rendere questo successo ancora più evidente anche sul circuito, il trio ha eseguito spesso contemporaneamente gli stop ai box e ha attraversato la linea del traguardo in uno sprint compatto. 

Per la stagione 1949 il costruttore d'auto ceco ha sviluppato sulla base della «Tudor» una speciale variante per la corsa: la ŠKODA Sport. L'auto a due posti aperta aveva un passo accorciato di 400 mm e una carrozzeria Ponton particolarmente piatta in alluminio leggero e ha fatto il suo debutto a Brno nel Grand Prix di Cecoslovacchia: il vero obiettivo tuttavia era Le Mans, la 24 Ore nel dipartimento francese di Sarthe già allora conosciuta in tutto il mondo. Sabato 24 giugno 1950 la scuderia ŠKODA ce l'aveva fatta: La versione ancora più sviluppata della 1101 Sport era ferma in diagonale davanti al muro dei box del «Circuit des 24 Heures» lungo 13,65 km, pronta per il classico «Le Mans start» alle ore 16.00. I conducenti si erano allineati sul bordo del circuito che si trovava fronte per scattare sui loro veicoli dopo il segnale stabilito. Quindi sono saltati dietro al volante, hanno acceso il motore e sono partiti per il primo giro. Per motivi di sicurezza questo tipo di inizio corsa è stato eliminato nel 1970.

Václav Bobek e Jaroslav Netušil hanno guidato la ŠKODA Sport che pesava solo 600 kg e che era dotata di un passo allungato di 2'150 mm per la corsa di Le Mans che migliorava la stabilità della direzione. Prese d'aria a forma di falce accanto ai fari conducevano aria fresca sui freni a tamburo sulle ruote anteriori e due fari aggiuntivi consentivano una visibilità migliore nelle ore notturne. Per il resto il veicolo si basava ampiamente sulla «Tudor» di serie, compresa l'elettrica di bordo da 12 V di PAL e gli pneumatici a tele diagonali di Barum. Il quattro cilindri raffreddato ad acqua sotto il cofano basso con una cilindrata invariata di 1'089 cm3 si comprimeva un po' più in alto rispetto a 8,6:1 ed era dotato di un carburatore UAIP Solex 40. In questo modo la potenza del motore aumentava rispetto al motore di serie da 32 CV a 50 CV (37 kW) con 5'200 giri. Con il tipico carburante da corsa di allora, una miscela di benzina, etanolo e acetone, la ŠKODA Sport raggiungeva una velocità massima di 140 km/h consumando solo 12 l per 100 km. Con il serbatoio pieno e con gli strumenti e i ricambi a bordo che potevano essere usati solo in caso di sosta per una riparazione, l'auto pesava 700 kg.

Jaroslav Netušil e Václav Bobek, entrambi debuttanti di Le Mans hanno dato tutto e hanno ottenuto velocemente il secondo posto con un tempo medio di 126 km/h nel settore dei 60 partecipanti totali nella classe entro i 1'100 cm3 che comprendeva undici veicoli. Nella valutazione speciale ancora tipica di allora del coefficiente di prestazione, la coppia ha raggiunto nel frattempo addirittura il quinto posto. All'alba del mattino, dopo 13 ore, l'auto con il numero 44 ha iniziato a rallentare fino a fermarsi. A causa di un piccolo guasto tecnico, la ŠKODA Sport ha dovuto abbandonare la corsa al 115o giro: l'elemento di sicurezza di un perno di biella era stappato e non era più possibile una riparazione in loco.

Per ŠKODA la partenza nel 1950 è stata fino a oggi l'unica partecipazione a Le Mans della storia dell'azienda. Negli anni successivi le produzioni speciali del marchio non hanno più potuto partecipare alla 24 Ore di Le Mans a causa della difficile situazione politica. 

La ŠKODA Sport originale è stata restaurata ed è parte oggi di una collezione ceca privata. All'inizio di luglio avrebbe dovuto presentarsi di nuovo sul circuito davanti a numerosi spettatori in occasione dei 70 anni dal debutto di Le Mans e del 125o anniversario dalla fondazione di ŠKODA AUTO. La Le Mans Classic, un evento che dal 2002 si disputa ogni due anni per veicoli storici da corsa che hanno tagliato la linea di partenza nel classico dei circuiti lunghi prima del 1979, ha dovuto tuttavia essere rinviata al 2021 a causa della pandemia della COVID-19.

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